Sostenere gli obiettori di coscienza israeliani

Sul sito http://december18th.org/ si può firmare per sostenere la lotta degli shmimistim, di questi ragazzi israeliani obiettori di coscienza che si rifiutano di servire nell’esercito contro i palestinesi, e per questo vengono sanzionati a ripetizione dal sistema giudiziario del loro paese. 

Credo si tratti di una delle iniziative più importanti contro l’oppressione colonialista che – Albert Memmi ce l’ha insegnato – oltre il colonizzato opprime in realtà anche il colonizzatore, pur se con metodi e risultati d’intensità profondamente diversa. 

Free the Shministim, the Israel’s Young Conscientious Objectors! 
The Shministim  are Israeli high school students who have been imprisoned for refusing to serve in an army that occupies the Palestinian Territories. 
December 18 marks the launch date of a global campaign to release them from jail. 
Join over 20,000 people including American conscientious objectors, Ronnie Gilbert, Adrienne Rich, Robert Meeropol, Adam Hochschild, Rabbi Lynn Gottleib, Howard Zinn, Rela Mazali, Debra Chasnoff, Ed Asner and Aurora Levins-Morales and show your support by contacting the Israeli Minister of Defense using the form below!  
40,000 LETTERS AND COUNTING! http://december18th.org/ 

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SBATTEZZO: CANCELLAZIONE DALLA CHIESA CATTOLICA

In molti hanno chiesto alla redazione di Axteismo come ci si SBATTEZZA e ci si CANCELLA dalla sètta della Chiesa cattolica. Facilissimo! Ecco il modulo fac simile da compilare e spedire alla parrocchia. Non è necessario spiegare al prete motivazioni o cose simili. Egli deve soltanto eseguire e soddisfare la tua richiesta entro 15 (quindici) giorni dalla ricezione della raccomandata. Tu richiedente dovrai ricevere una lettera nella quale il prete dichiara l’avvenuta cancellazione dalla sètta della Chiesa cattolica. Se il prete facesse il furbo o lo gnorri non esaudendo la richiesta può essere denunciato alla Procura della Repubblica. Se il prete affiggesse nella bacheca pubblica parrocchiale la tua richiesta di SBATTEZZO-CANCELLAZIONE dalla sètta della Chiesa cattolica, come una sorta di messa al bando, può essere denunciato alla Procura della Repubblica con relativa richiesta di risarcimento danni subiti e gli si può fare un esposto alla magistratura in base alla Legge sul Diritto alla Privacy. Il tempo della caccia alle streghe e agli eretici è finito! Fa’ girare questo modulo tra i tuoi amici e conoscenti così apprenderanno anche loro che basta un semplice foglio di carta per chiudere per sempre coi preti-stregoni-vescovi-maghi-cardinali-cartomanti-papi del Vaticano e con la loro "sètta malefica e perniciosa" come affermavano Giuseppe Flavio, Plinio il Giovane e Svetonio, togliendo loro alla radice e per sempre il potere che, con inaudita arroganza e violenza, si sono presi da soli.

 

**************************

 Raccomandata A/R

data: ……/ ……/ …..…

Al Parroco della parrocchia di:

………………………………………….

indirizzo:……………………………….

cap……….. città ……………………….

 OGGETTO: Istanza ai sensi dell’art. 7 del Decreto Legislativo n. 196/2003.

 Io sottoscritto/a ……………………………………., nato/a a ……………………………. il ………………….. e residente a …………………………………………………………………….. ,

con la presente istanza, presentata ai sensi dell’art. 7, comma 3, del Decreto Legislativo n. 196/2003, mi rivolgo a Lei in quanto responsabile dei registri parrocchiali.

 Essendo stato sottoposto/a a battesimo nella Sua parrocchia, in una data a me non nota ma presumibilmente di poco successiva alla mia nascita, desidero che venga rettificato il dato in Suo possesso, tramite annotazione sul registro dei battezzati, riconoscendo la mia inequivocabile volontà di non essere più considerato/a aderente alla setta religiosa denominata “Chiesa cattolica apostolica romana”.

 Chiedo inoltre che dell’avvenuta annotazione mi sia data conferma per lettera, debitamente sottoscritta. 

Segnalo che, in caso di mancato o inidoneo riscontro alla presente istanza entro 15(quindici) giorni, mi riservo, ai sensi dell’art. 145 del Decreto Legislativo n. 196/2003, di rivolgersi all’autorità giudiziaria o di presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali.

 Dichiaro di rinunciare fin da subito a qualsivoglia pausa di riflessione o di ripensamento in ordine; avverto che considererò ogni dilazione come rifiuto di provvedere nel termine di legge (15giorni, ai sensi dell’art. 146, comma 2, del D. lgsn. n. 196/2003) e che quindi ricorrerò immediatamente all’autorità giudiziaria o al Garante per la tutela dei dati personali, qualora Lei illegittimamente differisse l’annotazione richiesta ad un momento successivo al quindicesimo giorno dal ricevimento della presente.

 Ciò,in ottemperanza del Decreto Legislativo n. 196/2003 (che ha sostituito, adecorrere dall’1/1/2004, la previgente Legge n. 675/1996), in ossequio al pronunciamento del Garante per la protezione dei dati personali del 9/9/1999 ed alla sentenza del Tribunale di Padova depositata il 29/5/2000.

 Si diffida dal comunicare il contenuto della presente richiesta a soggetti terzi che siano estranei al trattamento, e si avverte che la diffusione o la comunicazione a terzi di dati sensibili può configurare un illecito penale ai sensi dell’art. 167 del D.lgs. n. 196 del 2003.

Si allega fotocopia del documento d’identità.

Distintamente.

Firma  ………………………………..

Mittente:

 ………………………………………………………

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La piattola ignobile

La mia vita tutto sommato è stata fortunata, almeno sinora. Sono contento di quasi tutto quello che ho fatto; di qualcosa vado anche fiero. Una delle fortune maggiori è stata quella di aver conosciuto di persona l’anarchico Goliardo Fiaschi.

Dopo l’arresto, il 27 ottobre del 1969 alla questura di Pisa,m’avevano rinchiuso nell’infermeria del carcere di Lucca, dove la mattina del giorno dopo mi risvegliai tutto indolenzito. Ma non per la durezza del pancaccio. Goliardo venne allo spioncino, mi chiamò, mi chiese chi ero cosa facevo lì per cosa m’avevan messo dentro, ed al mio diniego di dargli informazioni (non gli dissi nulla perché non lo conoscevo ancora, poteva essere una spia) si congratulò con un complimento che m’è rimasto stampato nel cuore:«Si vede che sei di pasta buona, fai bene a stare zitto» e mi regalò una caramella, un gesto banalissimo, ma che mi aiutò a darmi coraggio. Ho avuto la fortuna, anzi l’onore di condividere la detenzione con questa persona, di un coraggio morale indiscutibile: a 13 anni aveva falsificato la carta di identità per apparire più anziano ed essere accettato fra i partigiani della III brigata Garibaldi “Costrignano”, divisione“Modena”.

Ho avuto però la sfortuna di vivere nello stesso tempo in cui un prete, poi vescovo e ora capoprete rinnega il suo passato negando di averlo mai vissuto. Era un ragazzino, cerca di discolparsi, lo facevano tutti,era impossibile ribellarsi… 

Joseph Ratzinger era di 3 anni più vecchio di Goliardo Fiaschi. Entrambi vivevano sotto un regime fascista. Uno ha avuto la forza morale di scegliere di battersi contro il fascismo, quell’altro vedeva i prigionieri languire ai lavori forzati, e la sua carità cristiana non gli ha saputo ispirare né ribellione né ripulsa, ma la caparbia determinazione di perseguire il cursus honorum.

Il papa Ratzinger a 16 anni in divisa da Hitlerjugend

 Goliardo Fiaschi a 14 anni sfila a Modena liberata

 

 Pardo Fornaciari

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Lo svilupparsi e gli esiti della polemica

Larisposta di Sergio Nieri, apparsa sul Tirreno del 16 febbraio 2008, in VIII dicronaca di Livorno, con titolo redazionale

Antisemitismo culturale? Accuse fatte ad occhi chiusi. 



Solo due parole nel tentativo di mettere un po’ d’ordinenelle dichiarazioni del dr.Guastalla sullo spettacolo proposto da chi scrive(che ha curato i testi e le parte documentale), Pardo Fornaciari (che ha curatoi canti popolari tratti dalla tradizione dell’ebraismo europeo ed i sonetti inbagitto livornese) e Fabio Marchiori (per la parte musicale) e andato in scenaalla Goldonetta il 12 u.s.

Dichiarazioni fatte ad occhi chiusi,senza aver potuto evoluto valutare lo spettacolo. Liberissimo Guastalla di pensarla come vuole emagari di insistere in modo francamente stonato sul tratto umano e politico(dimenticando pero’ quello del filologo e del semiologo) di Pardo Fornaciaricon il quale mi onoro di collaborare da alcuni anni su questo ed altri temi dirilievo civile e sociale. Ora Guastalla attribuisce a questo lavoro velleita’ed intenzioni militanti che certamente, a partire dal metodo, non ha… Finoalla paradossale accusa (dedotta dal guardaroba culturale di Pardo) di nuovoantisetimitismo culturale. Sarebbe, per analogia, come attribuire agli incontriche lo stesso Guastalla organizza con Magdi Allam obiettivi diversi da quellodell’informazione culturale. O alla presenza dell’ottimo editore in ConsiglioComunale una impronta fideistica che va ben oltre la discussione degli attiamministrativi o la valutazione di un fatto politico. Lo definirei piuttosto,il nostro, un tentativo di offrire al lettore/ascoltatore un quadro diriferimento sul "sentiment" che le popolazioni civili di tutta Europa(non ultima quella locale) ebbero rispetto allo "sterminio programmato"delle cosiddette "minoranze razziali".

Fra i documenti proposti in lettura anche l’incipit degliatti politico-istituzionali ripresi dalla propaganda dell’epoca cheautorizzarono la segregazione razziale in Italia e le deportazioni conseguentinei campi di tutta Europa. Da un dato storico, credo inoppu gnabile, bisognapartire. Si rassicuri dunque il dr Guastalla. Solo echi da una storia civileche appartiene a tutti noi,nessuno escluso. E che indubbiamente fa riflettere etalvolta compiere scelte politiche e culturali conseguenti. Come l’antifascismoe l’antirazzismo. Piu’ che mai strategiche e dirimenti nella dimensionemultirazziale con cui ci misuriamo ogni giorno. E’ ancora possibile affermarlonella distratta Italia di oggi? 

Sergio Nieri

 

 

Messaggio N°4

19-02-2008 – 19:17

 

Carissimo Pardo ,

com’è possibile che un uomo della tua veneranda età vengacosì maltrattato?

Com’è possibile che ti chiedano di chiudere il becco purnon essendo tua moglie o i tuoi figli?

Se ti puo’ consolare gente del calibro di Amos Oz, DavidGrossman ed Abraham Yehoshua  

critica 
la politica israeliana ed è stata attaccataa sua volta, chiedendogli 
di non partecipare al Salone del Libro di Torino. E’molto strano 
accostarti a tali nomi, sicuramente l’Italia peninsulare è pienadi 
pazzi , di recente ad Agrigento si è svolta la 63esima edizione festival
internazionale del folklore della Sagra del mandorlo in fiore, in palio 
iltempio d’oro, e chi l’ha vinto ai piedi delle colonne doriche del tempiodi Ercole ?

l’Halleluya dance group” di Israele.

Niente 
orde di gente incazzata per il 60esimo anno dellanascità di Israele e 
niente orde di sostenitori di ‘’ Israele ha soloragione’’,grazie ad 
Abulafia nell’Isola della Potenza i paladinidelle minchiate non sono mai arrivati.

Due 
consigli il primo è intimidazione solo se ti mandanola testa di 
capretto ,il secondo se dovessero bandirti da Livore ops scusa ,da
Livorno ti aspetterò con ansia al porto di Palermo con una vastedda di
cannoli , li compro dallo stesso pasticcere di Totò Cuffaro .

I tuoi bimbi

Carmelo e Flavia.

 

Laposizione di Daria Faggi e Paolo Gangemi (dirigenti di Rifondazione)

CriticareIsraele non è in contrasto con la celebrazione del ricordo. 

Inquieta, anche,se è nel segno dei tempi, dover constatare che anche Guido Guastalla, è statocontagiato dal male moderno: il fondamentalismo. 
Non saprei spiegarmi in altromodo il suo intervento sul tirreno di oggi, in merito allo spettacolo “La voce deisommersi i ricordi dei salvati.” di Sergio Nieri, Fabio Marchiori e PardoFornaciari. 
Che cosa c’entra la Shoah con l’attuale politica internazionale?
Non è certo questa immane e orribile tragedia europea che autorizza il governodi Israele nella sua politica di annessione e colonizzazione di terrepalestinesi, a chiudere nei Bantustan la sua popolazione, uccidere civili perritorsione mirate, (però sbaglia spesso la mira e uccide donne e bambini), equando è il caso si avvantaggia con aggressioni preventive. 
Chi autorizzaquesti squilibri internazionali è la potenza militare dell’esercito israeliano,e soprattutto la protezione del governo Usa che garantisce col suo enormearsenale bellico, l’alleato mediorientale. 
Così stanno oggi le cose, e indemocrazia vige il diritto di critica contro le guerre e le occupazionimilitari; almeno a Sinistra. 
Guido Guastalla, ovviamente, essendo di destra,ha pieno diritto di ritenere condivisibile la militarizzazione e la guerra dioccupazione di Israele, ma non ha diritto di lanciare ingiurie pesantissime,contro chi non la pensa come lui. 
Le accuse di antisemitismo e/o di alimentaresentimenti antisemiti sono assai gravi, essendo il razzismo la peggioreperversione dell’umanità. Ma è una accusa che forse potrebbe a maggior ragioneessere rivolta contro di lui; non giova mai, né è corretto identificare lapolitica di Israele con i cittadini e le cittadine israeliane e tantomeno contutti gli ebrei, né mi risulta che chi è di destra e difende Israele abbia untasso di ebraicità superiore. 
Meraviglia che una persona colta e intelligenteconfonda le responsabilità dei governi con la responsabilità dei suoicittadini; le responsabilità individuali con quelle di un popolo intero. 
Datempo sono tra coloro che si schierano con le popolazioni israeliane epalestinesi, contro i signori della guerra che fomentano e alimentano ilfondamentalismo: certo due popoli due stati oggi è un obbiettivo lontano, ma èl’unica soluzione affinché i bambini e le bambine di entrambe i popoli, abbianoun futuro di serenità, che oggi non conoscono in Palestina. 



DariaFaggi cordialmente a Sinistra. 



Livorno13 febbraio 2008

 

SergioBarsotti INTERVENTO SULLA SHOA

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Credo fermamente che ad ognunosia permesso,nella liceità dei comportamenti.comportarsi come megliocrede,senza poi giustificarsi od al contrario magnificarsi. 
Mi riferisco allettore Guido Guastalla che sul Tirreno di mercoledì 13 Febbraio u.s. pagina laparola ai lettori,ha consapevolmente affermato che,nonostante sia egli ilresponsabile cultura della comunità ebraica di Livorno,non è voluto andare diproposito ad uno spettacolo culturale sulla vicenda della shoa "le vocidei sommersi.I ricordi dei salvati ". Ebbene per quel che può valere,dicoche non lo condivido e per diverse ragioni. 
Cercherò,se posso dispiegarlo,anche perchè credo che più passa il tempo e mi ritrovo a essereun’individuo del confronto;altrettanto non posso dire per coloro che hannosempre la verità in tasca;ed in questo caso penso che il Guastalla possa essereuno di quelli. 
Credo che la tragedia della shoa che per tanto tempo èstata,prima minimizzata,poi negata,infine a me sembra ora "da qualcunousata ",di tutto abbia bisogno fuorchè di ergersi ad un monumentale edinarrivabile disegno 
ad usum. 
Ad esempio, lo spettacolo al quale fariferimento il Guastalla nella Sua lettera,lui lo considera non valido inquanto fatto,a suo dire,da un trotskjista e per di più comunista ancora dopotutte le tragedie del ventesimo secolo. 
Bene, che ne direbbe il Guastalla seegli fosse accusato di essere vittima della "sindrome di stoccolma" evedere da destra e con gli occhi della destra,che a me non sembra per nienteesente da colpe per ciò che riguarda la shoa ( ricorda il Guastalla delle leggirazzuiali che durante il ventennio hanno colpito gli ebrei )? 
Non credo che un"confronto siffatto" porti da qualche parte positiva,anzi ! 
E chedire della democrazia Israeliana che a fronte di una posizione negazionistadella shoa,da parte del presidente,anch’egli eletto,Ahmadinejad, trova larisposta del premier Israeliano Olmert,che brama ad ogni piè sospinto dibombardare l’Iran ? 
Infine chiedo ai profondi conoscitori della tragedia dellashoa e credo che anche il Guastalla sia uno di essi,sarebbe utile porsi ad unconfronto sereno e pacato,senza pregiudizi,per veramente studiare ecapire,perchè ormai è un fatto noto,che se la shoa è stata veramente una cacciaall’essere geneticamente ebrei e non per altre colpe o questioni, a chi potevagiovare ? 
Credo che uscire dallo schema ormai obsoleto di Nazismo,Comunismo,cheprobabilmente possono esserne anche gli autori prezzolati;l’importante pertutti è sapere finalmente chi sono stati i mandanti e veri colpevoli. 
Non è dacredere che questo,per tutti,dovrebbe essere la vera ed unica verità daricercare ? 


Sergio Barsotti 


Livorno 13 Febbraio 2008

 

Laura,Paolo, Cinzia, Walter

ciao Pardo. 
Solidarietà totale. Conosco solo in parte laquerelle (o peggio), perchè non ero in città. Ora mi aggiorno sul blog. 
bacilaura 



 

Caro vecchio Pardo, 
come sai benissimo per la tua noncomune esperienza di studio, di lavoro e 
di militanza, non è possibile fareseriamente cultura e andare esente da 
attacchi e polemiche strumentali. 
Inogni caso essere attaccati da certa gente può senz’altro essere 
consieratotitolo di merito e, forse forse – in soggetti narcisisti – 
arrivare persino acostituire un vanto . 
Tutta la mia solidarietà e tutti i miei saluti 
paolo 



 

Ciao Pardo, verrebbe da dire, purtroppo, nulla di nuovosotto al sole. Ma 
io non amo le frasi fatte, che ritengo un modo per accettarel’esistente. 
Hai fatto bene a rispondere all’imbecille, che per altro nonconosce la 
storia. 
Quando scrivi a Michel fammelo sapere. Ti mando anchequello che ti avevo 
promesso. E’ una roba un pò lunga, per cui leggila con Ituoi tempi, ma ci 
terrei ad avere un tuo parere. Baci, Cinzia 



 

Carissimo Pardo, 
ti sono vicino e ti risponderò con piùcalma, intervenendo anche sul blog. 
Ciao, 
Walter

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Primo intervento di Guastalla – Il Tirreno del 13 febbraio 2008, Cronaca di Livorno, VII pagina

Ritaglio (passato allo scanner) della pagina in questione. NON si legge perfettamente; ma chi è interessato, un po’ di sforzo lo può anche fare… 

 

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